1° marzo 1956

1° marzo 1956

1° marzo 1956, giovedì.  In qualche modo è già marzo, è molto tardi e fuori un gran vento caldo soffia così forte che gli alberi e le nuvole sono lacerati e le stelle guizzano.  E’ da oggi pomeriggio che plano su questo vento e al ritorno, stasera, con la stufa a gas che si lamenta…

Ho conosciuto Henry Miller

Ho conosciuto Henry Miller

“Ho conosciuto Henry Miller. È venuto a colazione con Richard Osborn, un avvocato che avevo dovuto consultare a proposito del contratto per il mio libro su D. H. Lawrence.  Mi è piaciuto subito, non appena l’ho visto scendere dalla macchina e mi è venuto incontro sulla porta dove lo stavo aspettando.  La sua scrittura è…

All’improvviso tutti gli altri…

E in questi tempi, affannati e difficilissimi, fatti di fretta, umori e psicologia, è pressoché impossibile “conoscere” se stessi.  All’improvviso tutti gli altri sono molto sposati e felici, e una si ritrova molto sola e amareggiata a mangiare ogni mattina un uovo sodo insipido in solitudine e a pitturarsi una bocca rossa per lanciare sorrisi-tanto…

Martedì 1 ottobre 1957

Martedì 1 ottobre 1957

Io ho questo demone che vorrebbe vedermi scappare urlando come se fossi sul punto di cedere, di fallire. Vuole farmi pensare di essere tanto brava da dover essere perfetta. O niente. Al contrario, io sono qualcosa: una persona che si stanca, che deve combattere la timidezza, che ha moltissimi problemi nell’affrontare il prossimo con disinvoltura….

Dal diario di Virginia Woolf

Dal diario di Virginia Woolf

“È facile ripromettersi di prendere appunti, ma scrivere è un’arte difficilissima. Bisogna scegliere continuamente […] Scrivere non è per niente un’arte facile. Pensare ciò che si vuole scrivere sembra facile; ma il pensiero evapora, sfugge qua e là.” Virginia Woolf, Diario di una scrittrice – Minimum Fax, 2005

Luglio 1950 (Diario)

Luglio 1950 (Diario)

Questa che propongo è una pagina da “Quaderni e diari – 1950/1973) di Hannah Arendt – Neri Pozza Editore. “Luglio 1950 Paragonata all’eternità passata, che era prima che noi fossimo, e all’eternità futura, che sarà dopo che noi saremo stati, la nostra intera esistenza qui è pura presenza. Vivere realmente significa realizzare questo presente: un…

16 gennaio 1922

16 gennaio 1922

16 gennaio. Nell’ultima settimana c’è stato come un crollo, così completo come fosse in quella notte di due anni fa. Altro esempio non mi è mai capitato. Tutto pareva finito e anche oggi  pare che non sia altrimenti. Lo si può intendere in due modi e probabilmente va inteso così nel tempo stesso. Primo: Il…

Dicembre  – Marzo 1950 (Diario)

Dicembre – Marzo 1950 (Diario)

Dal “Mestiere di vivere” – diario di Cesare Pavese: “1° dicembre 1949 Passeggiando sul lungo Po, davanti ai Monti dei Cappuccini. Imbrunire nebbioso, le ville scompaiono, restano i dorsi scuri, irsuti dei colli, selvaggi, sfumati. A che serve questa bellezza – che cosa significa almeno? Tornano in mente i pensieri sul selvaggio superstizioso, sulla irrealtà…