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Maggio e il biancospino

Il nome Maggio deriva dal corrispondente mese dell’antico calendario romano Maius, così detto in quanto dedicato alla divinità latina Maia, dea dell’abbondanza e della fertilità, che rappresenta la grande madre terra (da Wikipedia)

Tra i molti germogli che proclamano Maggio

e che adornano i campi in festosa schiera,

in gara tra loro per vincere in splendore,

spicca il bel fiore del biancospino

che di bianco ammantato

l’avido occhio riempie di tutta la delizia di Maggio.

 

(Geoffrey Chaucer)

Il biancospino è un arbusto spinoso che appartiene alla famiglia delle Rosaceae e al genere dei Crataegus.

I rami giovani sono dotati di spine che si sviluppano alla base dei rametti brevi. Sono i rametti spinosi (brocche) che in primavera si rivestono di gemme e fiori (da Wikipedia)

Viene coltivato all’aperto per tutto l’anno anche nelle regioni in cui gli inverni sono molto freddi, con temperature minime notturne inferiori ai -10/-15°C.

Il biancospino è un arbusto noto all’uomo fin dai tempi antichi. Il suo nome Crataegus deriva dal greco “kratos” che significa “forza” e fa riferimento sia al suo legno (molto robusto e richiesto dai falegnami), sia all’aspetto generale della pianta.

Il biancospino si caratterizza per le sue bacche dal color rosso intenso e i candidi fiori bianchi.

Il fiore, secondo antiche leggende sarebbe in grado di allontanare gli spiriti del male.

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22 Commenti

  1. Non sapevo che quelle belle bacche rosse fossero del biancospino.
    È proprio vero che ogni giorno si può imparare qualcosa di nuovo.
    BUONGIORNO Lara.
    Quarc