La casa

Il poeta inglese R. Southey, attraverso l’espediente di un viaggiatore immaginario e straniero, Don Alvarez Espriella, ironico osservatore del popolo inglese, afferma che:

“Vi sono due parole nella loro lingua, delle quali queste persone sono orgogliose … casa è una…”

(Don Manuel Alvarez Esperiella, Letters from London, tradotte da Robert Southey, London, 1807, Vol. I, pag. 180)

In tempi più recenti Mario Praz osservava che: ” … il senso ultimo di un armonioso arredamento … è si’  di rispecchiare l’uomo, ma di rispecchiarlo nella sua essenza ideale: è una esaltazione dell’io.

Per questo forse più’ ancora della pittura, della scultura, e perfino dell’architettura, il mobilio rivela lo spirito di un’epoca, e nulla quanto una mostra retrospettiva di stanze arredate secondo una successione cronologica, ci dichiara di primo acchito il vario carattere dei suoi occupanti.

Assai rivelatori del carattere dei proprietari sono per esempio gli arredamenti minuziosamente curati, folti, fantasmagorici del borghese Ottocento.”

Per comprendere come lo spazio-casa fosse vissuto dai suoi abitanti a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, occorre tenere conto non solo della dimensione interna, ma anche di quella esterna alla sua struttura: il giardino, vissuto dagli Inglesi come estensione della casa, come una sorta di propaggine dello spazio abitativo.

Nel suo libro “Creare una casa bella” l’arredatrice Alexandra Stobbard scrive:

“Entrate in contatto con quello spirito che è dentro di voi … Se il vostro stile di arredamento – l’espressione esteriore di quello che siete – non è in armonia con il vostro sé’ interiore, non riuscirete a sentire il ritmo giusto che è’ così’ essenziale in tutte le composizioni estetiche. Ricordate: lo stile emerge quando accettate voi stessi.”

La nostra casa dunque avrà l’aspetto migliore, quando ci assomiglierà e darà la sensazione migliore quando avrà le nostre stesse sensazioni.

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7 Commenti

  1. Buongiorno Lara. Penso all’articolo … se descrive davvero la casa e tutto ciò che è dentro e intorno ad essa. Devo essere d’accordo con te. Siamo normali..non abbiamo un prato all’inglese ma un piccolo prato per le api, non abbiamo nulla di extra moderno, sì siamo più amanti delle classiche cose utili. Abbiamo una casa vecchia, ma non la venderei mai per una nuova…. 🌹🌹🌹

    1. Ciao Mic. Penso che tu abbia espresso magnificamente il concetto di “casa”. Una casa vecchia con tutte le comodità che non si scambia con una nuova. Grazie! 👍 ❤