Ma il mio canto d’amore

Era la mia città
la città vuota all’alba, piena di un mio desiderio.
Ma il mio canto d’amore,
il mio più vero,
era per gli altri una canzone ignota.
Sandro Penna – “Poesie inedite” (1927-1955) – Garzanti, 1987
Adesso i tigli sono rifioriti davvero e la sera, quando comincia a far buio ed è finito il faticoso lavoro, giungono le donne e le fanciulle, salgono in cima alle scale appoggiate ai rami e riempiono un cestino di fiori di tiglio.. . Dai vecchi alberi, attraverso le tiepide sere estive, giunge sempre un profumo…
Proprio ho sperato che volasse via, e non cantasse sempre davanti a casa mia; gli ho battuto le mani dal limitare quando non l’ho potuto più sopportare. Mio in parte il torto dev’essere stato. L’uccelletto non era stonato. E qualcosa non va, qualcosa manca in chi vuol far tacere uno che canta. Robert Frost
Tutti i libri del mondo non ti danno la felicità, però in segreto ti rinviano a te stesso. Lì c’è tutto ciò di cui hai bisogno, sole stelle luna. Perché la luce che cercavi vive dentro di te. La saggezza che hai cercato a lungo in biblioteca ora brilla in ogni foglio, perché…
Il cane mi domanda e non rispondo. Salta, corre per i campi e mi domanda senza parlare e i suoi occhi sono due richieste umide, due fiamme liquide che interrogano e io non rispondo, non rispondo perché non so, non posso dir nulla. In campo aperto andiamo uomo e cane. Brillano le foglie come se…
Bellissima la foto… peccato che fa pensare ai nostri parlamentari.
BUONGIORNO… ben svegliata?
Quarc
Grazie Quarc, Buongiorno anche a te!
Eh sì, si dice ancora: Roma ladrona?
Non so come si dice. D’altra parte finché rimane “padrona” non fa altro che seguire l’andazzo nazionale dei furbetti; il problema s’instaura quando manca il rispetto e s’instaura la violenza.
Ciao Lara.
Quarc
Verissimo.
Buona domenica
Grazie e buona domenica anche a te!