E’ tempo, amico

Certo per me, amico, è tempo

di appendere la cetra

in contemplazione

e silenzio.

 

Il cielo è troppo alto

e vasto

perché risuoni di questi

solitari sospiri.

 

Tempo è di unire le voci,

di fonderle insieme

e lasciare che la grazia canti

e ci salvi la Bellezza.

Come un tempo cantavano le foreste

tra salmo e salmo

dai maestosi cori

e il brillio delle vetrate

e le absidi in fiamme.

 

E i fiumi battevano le mani

al Suo apparire dalle cupole

lungo i raggi obliqui della sera;

e angeli volavano sulle case

e per le campagne e i deserti

riprendevano a fiorire.

 

Oppure si udiva fra le pause

scricchiolare la luce nell’orto, quando

pareva che un usignolo cantasse

“Filii et Filiae”, a Pasqua.

 

David Maria Turoldo

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