Nel Dizionario dei Simboli di Jean-Eduard Cirlot – ed. Siad – è scritto che in un gran numero di sepolcri preistorici, in Russia e in Svezia, sono state trovate uova di argilla, deposte come emblemi dell’immortalità.
Nel linguaggio geroglifico egizio, il segno determinante dell’uovo simboleggia la potenzialità, il germe della generazione, il mistero della vita.
Le più spettacolari uova decorate destinate allo zar di Russia furono opera dell’orafo Peter Carl Fabregé, attivo a fine Ottocento.
I cinesi credevano che il primo uomo fosse nato da un uovo, quello che Tieu lasciò cadere dal cielo e fluttuò sopra le acque primordiali.
L’uovo di Pasqua è un emblema dell’immortalità che sintetizza lo spirito di queste credenze.
Molto graziosa, a mio avviso, è anche la tradizione pasquale così come è riportata da Umsoi:
“L’uovo è sempre stata una figura dai marcati tratti simbolici sin dai tempi antecedenti al sorgere della religione cristiana.
Le uova, infatti, hanno spesso rivestito il ruolo del simbolo della vita in sé, ma anche della sacralità, anche molti millenni avanti Cristo: secondo alcune credenze di molte religioni pagane e mitologiche del passato, il cielo e il pianeta erano considerati i due emisferi che andavano a creare un unico uovo, e le uova costituivano la vittoria della vita. ….
La tradizione del dono di uova è documentata già fra gli antichi Persiani, dove era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile, seguiti nel tempo da altri popoli antichi i quali consideravano il cambio di stagione una sorta di primo dell’anno, come Greci e Cinesi, spesso le uova venivano decorate a mano con tinture ricavate da varie piante.
L’usanza dello scambio di uova decorate si sviluppò anche, nel medioevo come regalo festivo, sarà poi in questo periodo che l’uovo decorato prese il significato di simbolo della rinascita primaverile della natura, andando ad intrecciarsi con il Cristianesimo divenendo il simbolo della rinascita dell’Uomo, di Cristo.
Rispondi