
Con questa lettera che non porta data, concludo il breve passaggio su Lettere dal carcere.
“Carissimo Delio,
mi sento un po’ stanco e non posso scriverti molto.
Tu scrivimi sempre e di tutto ciò che ti interessa nella scuola. Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano, lottano e migliorano se stessi: non può non piacerti più di ogni altra cosa.
Ma è così?
Ti abbraccio.
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