Ride la gazza, nera sugli aranci

Forse è un segno vero della vita:

intorno a me fanciulli con leggeri

       moti del capo danzano in un gioco

       di cadenze e di voci lungo il prato

       della chiesa. Pietà della sera, ombre

       riaccese sopra l’erba così verde,

       bellissime nel fuoco della luna!

       Memoria vi concede breve sonno:

       ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo

       per la prima marea. Questa è l’ora:

       non più mia, arsi, remoti simulacri.

       E tu vento del sud forte di zàgare,

       spingi la luna dove nudi dormono

       fanciulli, forza il puledro sui campi

       umidi d’orme di cavalle, apri

       il mare, alza le nuvole dagli alberi:

       già l’airone s’avanza verso l’acqua

       e fiuta lento il fango tra le spine,

       ride la gazza, nera sugli aranci.

       Salvatore Quasimodo

Articoli simili

13 Commenti

Rispondi