
Il croco (Crocus il nome scientifico) è una pianta erbacea bulbosa, originaria dell’ Oriente. In Italia è coltivata soprattutto in Abruzzo.
Il nome fa riferimento agli stimmi lunghi e filamentosi, deriva infatti dall’antica parola greca “Kroke” che significa filamenti.
La pianta è associata e nota per lo zafferano, la spezia dalle infinite proprietà.
Tra le testimonianze più antiche sul croco, vi è quella che si riferisce alla descrizione, da parte di Omero, del letto nuziale di Giove e Giunone, descritto come ricoperto da “tantissimi fiori”, tra i quali appare il croco.
I Greci, invece, attribuiscono la nascita di questo fiore all’amore del giovane Crocus per la dea Smilace. Leggenda vuole che gli dei, contrari a quest’amore, trasformassero lui nella pianta dello zafferano e lei in quella del tasso.



La maggior parte delle specie di croco fiorisce tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
Vi sono circa una ottantina di varietà di croco, tutte che variano nei colori giallo, lilla, arancio e bianco striato.
È bene piantare i bulbi da settembre a ottobre (ma si è in tempo fino a dicembre), a una profondità di 7-8 centimetri in un terreno ricco misto a sabbia, fresco ma ben drenato.
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