
L’estate indiana è il periodo dell’anno in cui le temperature sono notevolmente al di sopra del normale. Il termine risale agli inizi del 1800, con possibili collegamenti con le prime tribù indiane americane.
Oltre ad essere calda, l’atmosfera durante l’estate indiana è nebbiosa o fumosa, non c’è vento, il barometro è alto e le notti sono limpide e fredde.
Il momento dell’evento è importante: le giornate calde devono seguire un periodo di freddo o un buon gelo, ma anche essere prima della prima nevicata.Le condizioni sopra descritte devono verificarsi anche tra il giorno di San Martino (11 novembre) e il 20 novembre.
Nella MEDICINA TRADIZIONALE CINESE, l’Estate Indiana rappresenta la metafora della Terra, è energia che scende, si condensa e si deposita: è la quinta trasformazione: simboleggia il tempo della maturazione di ogni cosa, dalla frutta, che diventa dolcissima, ai campi di grano.

Allo stesso modo, un’altra origine afferma che i nativi americani usavano abitualmente questo breve periodo di caldo autunnale per raccogliere un ultimo giro di rifornimenti prima dell’arrivo dell’inverno. Novembre è il momento per ottenere il proprio ultimo raccolto prima che l’inverno mostri davvero la sua testa, quindi un breve periodo di tempo caldo sarebbe degno di nota in questo periodo.
Nel Tao, invece, la quinta stagione, è l’Estate Indiana – caratterizzata dall’umidità e dall’equilibrio.
Leggo su Sorriso interiore.it:
“Per prendersi cura del proprio corpo durante l’estate indiana, occorre ricordare che il sistema digestivo ama processare cose tiepide o calde: è bene evitare, quindi, di ingerire ogni bevanda o cibo freddo specialmente in questo periodo. È bene bere tisane a temperatura ambiente che sostengono il sistema digestivo.
Può essere d’aiuto aggiungere chiodi di garofano e pepe alle pietanze, oppure curcuma.
Anche il riso ed il miglio sono ottimi da consumare (integrali e ben cotti) durante questo periodo dell’anno.”
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