
Il genere Erica è costituito da centinaia di specie di piccoli arbusti.
L’erica, infatti, è una pianta perenne arbustiva. La maggior parte delle specie è originaria del sud Africa, ma ce ne sono alcune spontanee in altre zone dell’Africa e nel Mediterraneo (specie sugli Appennini e sulle Alpi)
Tutte le specie (compresa la calluna) hanno foglie simili ad aghi, sottili ed acuminate, leggermente carnose.
In autunno o in primavera le piante si ricoprono di una densa fioritura, presente all’ascella fogliare o all’apice dei rami.
I fiori di erica sono minuti, in genere campanulati, costituiti da una corolla quasi cilindrica, di colore bianco, rosa, rosso, porpora.
L’Erica è diffusa in Italia, sia nei giardini, come pianta ornamentale, sia nel sottobosco o nei pressi delle zone umide.
La pianta deve stare all’aperto, anche sotto zero e sotto la neve, in un punto dove il sole non batta a mezzogiorno, ma solo al mattino o al pomeriggio. E il terriccio deve rimanere sempre leggermente umido.
Non tollera assolutamente il calcare.
Non sono indicate come piante da appartamento, perché il caldo le seccherebbe.
E’ bene usare un sottovaso con acqua e ghiaia per mantenere la giusta umidità intorno alla pianta.
La temperatura per avere fioriture durature è compresa tra i 7°C ed i 15°C.
I fiori variano dal bianco al rosso carminio, passando dal porpora, al rosa.
L’erica prende il nome dalla parola greca eréiko “frangere”, in quanto nell’antichità era considerata un valido rimedio per rompere i calcoli alla vescica.
Veniva utilizzata per fare scope e fungeva da parete nelle abitazioni povere, infatti in molte zone veniva chiamata “Scopina” o nome simili.
I fiori di Erica Bianca esprimono ammirazione e speranza che i sogni e i desideri si avverino.
Sono considerati un vero e proprio portafortuna in Scozia e l’erica bianca viene regalata per augurare un matrimonio felice, e in genere, viene donata alle persone più care.
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