
Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea
tornare ancor per uso a contemplarvi
sul paterno giardino scintillanti,
e ragionar con voi dalle finestre
di questo albergo ove abitai fanciullo,
e delle gioie mie vidi la fine.
Quante immagini un tempo, e quante fole
creommi nel pensier l’aspetto vostro
e delle luci a voi compagne! allora
che, tacito, seduto in verde zolla,
delle sere io solea passar gran parte
mirando il cielo, ed ascoltando il canto
della rana rimota alla campagna!
E la lucciola errava appo le siepi
e in su l’aiuole, susurrando al vento
i viali odorati, ed i cipressi
lá nella selva; e sotto al patrio tetto
sonavan voci alterne, e le tranquille
opre de’ servi. E che pensieri immensi,
che dolci sogni mi spirò la vista
di quel lontano mar, quei monti azzurri,
che di qua scopro, e che varcare un giorno
io mi pensava, arcani mondi, arcana
felicità fingendo al viver mio!
Giacomo Leopardi Le ricordanze
buona domenica
"Mi piace"Piace a 1 persona
Altrettanto a te, Allegro e grazie!
"Mi piace""Mi piace"
stupenda, non solo perché abito a 30 minuti da questo colle ma la sua scrittura ancorché diversa da quella odierna permette di respirare il fascino e il suono delle parole e ti immagini il tutto!
"Mi piace"Piace a 2 people
Hai perfettamente ragione, Stefano.
Grazie! ❤️ 💛 💚 💙 💜
"Mi piace""Mi piace"
Sempre magnifico Leopardi, soprattutto il Leopardi maturo, del ritorno a Recanati…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Benvenuto, Federico! Concordo pienamente con quanto scrivi. Grazie 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie di cuore, di questo caloroso benvenuto: mi fa molto piacere averti scoperta! Leopardi è sempre al vertice…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie ancora, Federico!
"Mi piace""Mi piace"