
Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
(Jacques Brel)
Buon giorno.
Lavorava in un porto ? (scherzo)
Sei sempre simpatico, caro Allegro! Buona giornata anche a te e grazie ❤️ 💛 💚 💙 💜
Bella soprattutto direi che anima la barca, le ho riviste nei miei ricordi di mare e quando le vedi arrugginite fanno malinconia.
E’ vero, le barche arrugginite fanno malinconia.
Ciao Stefano!
Molto bella, potrebbero le barche essere una metafora e sostituire la parola barche agli essere umani, certamente le barche è più poetico. Bella scelta, brava e buona domenica 😉
Sei sempre molto gentile, cara Giusy.
Grazie e buona domenica anche a te!
👌👌👌✒️🌹 una delle poche verità che non guasta…
Mi fa piacere. Grazie Mic!