
Non avevo mai visto una gazza dal vivo, fino a pochi anni fa.
Prima vidi un nido piuttosto grande e un po’ strano, avevo pensato che fossero arrivate le cicogne.
Giorni dopo davanti a casa su dei pini marittimi ebbe luogo il mio “primo incontro” con le gazze.
Erano almeno cinque, forse di più, molto belle, anche se leggermente inquietanti.
La gazza ĆØ un grande uccello, con una scintillante testa nera, vivacissimo. Molti considerano la gazza come l’esponente più scaltro della famiglia dei corvi.
La gazza ĆØ stata spesso considerata foriera di buona fortuna o di malaugurio, a seconda di quante volte viene avvistata e in che numero.
Una delle ragioni di tali giudizi contrastanti viene dall’antica leggenda secondo cui essa fu l’unico uccello che rifiutò di entrare nell’arca di NoĆØ, preferendo restare appollaiata sul tetto.
Da questa storia e dal modo in cui la gazza costruisce il nido, ha origine la superstizione secondo cui se si posa sul tetto di una casa, quest’ultima non crollerĆ mai.
Le gazze costruiscono con fango e ramoscelli il proprio nido, in genere grande e ancorato alla biforcazione di un albero o ad un cespuglio spinoso. il che garantisce stabilitĆ .
I nidi sono molto disordinati.

Gli scozzesi hanno una filastrocca sibillina riguardante il numero di gazze che si possono incontrare, camminando all’aperto.
Uno dolore, due allegria, Tre un matrimonio e quattro un bambino, Cinque un battesimo e sei povertĆ , Sette ĆØ il cielo e otto l’inferno.
Nella tradizione popolare americana esiste un collegamento simile: una sola gazza è sfortuna e può indicare ira; due, baldoria e matrimonio. Tre gazze indicano la riuscita di un viaggio: quattro portano buone notizie e cinque compagnia o feste.
Questo uccello ĆØ associato alla stregoneria: un tempo si riteneva che le gazze fossero i familiari delle streghe e dei maghi, spiriti in forma di animali.
In parte questa credenza deriva dalla loro intelligenza e dalla loro attenta osservazione delle attivitĆ umane.
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