
Scrive Alfonso Lentini in “Piccolo Inventario degli Specchi”:
“Sulla memoria è possibile intervenire ‘chirurgicamente’ non solo per cancellare i ricordi, ma addirittura per costruire ricordi artificiali, peraltro con tecniche semplicissime, senza neanche aprire la scatola cranica né ricorrere all’ipnosi o alla stregoneria.
Lo sanno bene gli operatori della pubblicità. A volte, per esempio, riescono a farci credere che un prodotto è molto più antico di quanto sia in realtà. Basta mostrare in continuazione fotografie o filmati che sembrano antichi invecchiando con particolari viraggi la pellicola e mostrando persone vestite alla moda dei tempi passati insieme a quel determinato prodotto. Dopo un po’ a molti sembrerà di ricordare che anche loro da bambini …
“Uno degli endecasillabi più dolci che un poeta abbia mai scritto sulla natura molle della memoria, lo offre un amico – esperto di gibigiane e di poesia – porgendomi un foglio su cui splende una poesia di Vittorio Sereni.
Ecco il verso in questione:
Fabbrica desideri la memoria …”

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