
L’oleandro è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, unica specie del genere Nerium.
E’ una pianta diffusa allo stato semi-spontaneo in tutto il Centro-Sud d’Italia, giunta nel Mediterraneo in epoche remote, probabilmente dal Medio Oriente. Già nel 300 d.C Teofrasto in un trattato sulle piante parlava di lei già allora impiegata come pianta ornamentale.
E’ un arbusto indistruttibile che si accontenta di tanto sole e poche cure per donare una fioritura abbondante.
La fioritura dell’oleandro inizia già in tarda primavera e prosegue ininterrottamente fino all’autunno inoltrato; fiorisce generosamente anche nei periodi più caldi e afosi della bella stagione.

Le piante di Oleandro soffrono le temperature troppo basse ed hanno bisogno di un clima mite con estati calde e secche ed inverni non troppo freddi. Al di sotto dei 5 gradi l’oleandro inizia a soffrire, va quindi protetta dal freddo proteggendo le radici con cartoni e paglia.
L’oleandro è tossico, una delle piante più tossiche che si conoscano per l’uomo e per gli animali (cani, gatti, bovini…) La sostanza responsabile della tossicità dell’oleandro si chiama oleandrina, un glucoside cardiotonico che agisce sul funzionamento del cuore.
Nel linguaggio dei fiori l’oleandro esprime la resistenza alle avversità; i mazzetti di fiori sono simbolo di unione, armonia, solidarietà.

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