
Il Giorno di Mezza Estate è una delle Feste con più larga diffusione e di antichissima tradizione che è giunta fino a noi.
Numerose sono le usanze, legate sia alla rugiada che ai fuochi, ma anche alla magia del giorno che permette facili divinazioni, o ancora alle leggende delle streghe che, nella vigilia di San Giovanni, volerebbero al raduno annuale sotto il Grande Noce.
Altri piccoli rituali vedono tuttora impiegate le erbe solstiziali, tra cui in primo luogo l’iperico (Erba di San Giovanni, Ipericum perforatum) che colto in questa notte assumeva proprietà apotropaiche, meritandosi il nome di “scacciadiavoli”.
Le usanze e i piccoli rituali sono innumerevoli, così come innumerevoli sono le erbe associate a questa Notte, tra cui i chiodi di garofano, le spighette di lavanda, la verbena, l’artemisia, il lauro, il rosmarino, il ginepro, l’agnosto, ciascuna con le proprie virtù, diverse a seconda delle tradizioni locali, fino alla ‘noce’, ancora verde, che – colta in questa notte darebbe un nocino dalle virtù taumaturgiche.

Fin dai tempi più antichi i solstizi erano considerati “porte” per accedere al mondo divino; su di esse vegliava Giano, il dio Bifronte.
Acque e Fuochi rigeneratori e purificatori, erbe dalle magiche virtù, riti, usanze, tradizioni millenarie si accompagnano al giorno del solstizio d’estate.
E’ la Festa di Mezz’Estate, uno dei giorni più esoterici dell’Anno. Di essa si ha traccia in ogni popolo e in ogni cultura.
Seconda solo ad Halloween come notorietà popolare, ne hanno parlato poeti e scrittori (si pensi al “Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare); in ogni calendario una Festività importante è sempre ricorsa il 24 giugno, affinché il simbolismo del Solstizio d’Estate fosse tramandato e celebrato.
Il 24 giugno, nella tradizione cristiana, è il giorno dedicato a Giovanni Battista: acque, rugiada miracolosa e falò sono l’aspetto esterno di questo altissimo evento esoterico.

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