
Tutte le mattine, Ashfield, casa natale di Agatha Christie, si risveglia al tintinnare della prima tazza di tè servita nella camera da letto padronale da una cameriera con grembiule e cuffietta inamidati.
Qualche anno dopo, la scrittrice, tornata insieme con marito e figlia nella pace incantata della propria dimora d’infanzia, introdurrà il rito del tea for dogs, il tè per i cani, dando ai fedeli amici il permesso di saltare sul suo letto e voltolarsi, in totale spregio della bevanda forte e zuccherata contenuta nella preziosa tazza Wedgwood.
Sia nella natia Ashfield, sia, in seguito a Greenway House, la bella residenza di Agatha sulle rive del fiume Dart, la colazione tradizionale è servita nel breakfast room, separato dalla sala da pranzo.
Sul ripiano della credenza si dispongono le pietanze calde, in recipienti chiusi da un coperchio adeguato, e – accanto – si sistemano piatti e coperti di cui i commensali si servono quando entrano nella stanza. Si evita quindi il servizio in tavola, e questa scelta dà al primo pasto della giornata, un tono meno formale.

Quanto ho riportato è tratto da un delizioso libro corredato da favolose immagini e ricette di cucina.
Il libro è questo: Creme e Crimini di Anne Martinetti – Francois Rivière, Sonzogno Editore.
Strana storia
Buon giorno
E’ una storia “britannica”.
Buongiorno anche a te! 🙂
Dovrò programmare un “pellegrinaggio” a Torquay 🙂
Buon pellegrinaggio, allora 🙂
Ciao e grazie.
Speriamo di tornare presto in UK